Si può pensare a un’applicazione – tecnologica e umana – che contribuisca a migliorare il benessere delle persone e, al contempo, porti un vantaggio in termini di efficienza nelle aziende?

Sì, si può. È quanto sta realizzando Giuliano Faccendini con la sua start up SocraTech, e adesso vi raccontiamo come, e cosa c’entra PMC.

Giuliano è ha lavorato per molti anni come executive nel mondo della tecnologia, soprattutto nel settore assicurativo; è stato a lungo anche all’estero, introiettando esperienze lavorative e umane diverse, e in questo suo percorso ha progressivamente maturato l’idea di diventare imprenditore portando avanti un’idea che fosse di utilità generale.

Un passo così importante non poteva che essere frutto di una riflessione profonda e nel tempo Giuliano ha maturato la convinzione che doveva concentrarsi su qualcosa che avesse a che fare con la vita delle persone. Sono le persone, la loro qualità, il loro livello di engagement nelle organizzazioni per cui lavorano, che fanno la differenza.

Così Giuliano ha deciso di concentrare la propria ricerca sul capitale umano e per farlo si è messo in gioco fino in fondo. Si è iscritto nuovamente all’università (lavorando) e si è preso una seconda laurea, in psicologia. Il focus della sua “ricerca” era, ed è, quello di costruire una value proposition distintiva che facesse della misurazione del capitale umano la sua mission.

La svolta per Giuliano è arrivata quasi per caso, con la lettura di un articolo sul grande psicologo e vincitore del Premio Nobel per l’economia Daniel Kahneman, il quale sosteneva che il 90% delle decisioni che ciascuno di noi prende sono dettate dall’emotività, e solo il 10% sono decisioni prese su base razionale.

A partire da questa considerazione Giuliano ha implementato una serie di collaborazioni tecniche, anche con il contributo del mondo accademico, e ha dato vita a un tool di “riconoscimento emotivo”, ovvero un sistema in grado di rilevare le emozioni delle persone sottoposte a diversi stimoli. Il tool misura lo stato emotivo delle persone tramite riconoscimento facciale, attingendo a una serie di data set di grande accuratezza e valore scientifico che ha contribuito a sostenere anche con sponsorizzazioni di eventi internazionali che vedevano coinvolti dipartimenti di AI delle più prestigiose università e R&D di primarie aziende.

Sono diverse le applicazioni in ambito corporate: il primo algoritmo realizzato, HEALTH, dedicato all’assesment di benessere emotivo è capace di identificare livelli di stress e burnout.

In ambito aziendale  le ricerche dicono che almeno il 50% dei dipendenti  vivono la loro vita lavorativa in stato di stress e/o burnout, situazione che comporta cattiva salute mentale e fisica, calo delle performances e, in definitiva, cattiva qualità della vita.

Il tool di SocraTech, quindi, mira ad ottenere in chi ne fa uso uno stato di consapevolezza del proprio stato emotivo in modo da poter intervenire e migliorare la situazione.

Quando autorevoli ricerche accademiche raccontano che il 70% dell’engagement di chi lavora in un’organizzazione dipende dal manager di riferimento, ecco che capiamo quanto l’algoritmo dedicato alla misurazione della capacità di engagement, VIBES, possa diventare uno strumento positivo e di crescita per le aziende. Perché il coinvolgimento e il senso di appartenenza non si costruiscono sui contenuti (anche), ma si costruiscono soprattutto sulla capacità di trasmettere uno stato emotivo positivo.

Veniamo ora all’esperimento realizzato da SocraTech con PMC.

La sperimentazione che SocraTech ha portato avanti con PMC, ha riguardato un team di operatori impegnati in attività di vendita telefonica. La finalità era dimostrare che le persone che stanno bene emotivamente e sono in grado di regolare le loro emozioni, hanno migliori performance lavorative.

Questo è possibile grazie al supporto psicologico, alla formazione sulla regolazione delle emozioni e al supporto del tool che aiuta a prendere consapevolezza delle emozioni trasmesse all’interlocutore.

La fase sperimentale si è sviluppata in step successivi:

  • analisi dello stato emotivo iniziale col tool HEALTH
  • analisi dello stato emotivo col tool SELL, con uno spettro di analisi più ampio
  • Sedute di supporto psicologico con ciascun operatore (intervento personalizzato)
  • Seduta di formazione sulla capacità di auto regolazione emotiva
  • Nuovo uso del tool SELL nell’attività lavorativa al termine di tutte le fasi sperimentali

L’esito di questa sperimentazione è stato ottimo.

Da un lato, tutte le persone coinvolte hanno riportato di aver trovato grande giovamento personale con le sedute psicologiche, la formazione sulla regolazione emotiva, ha detta loro, gli ha fornito un nuovo modo di affrontare l’impegno lavorativo, ma anche diversi aspetti della loro vita privata. In ultimo, l’utilizzo del tool SELL li ha aiutati in una comunicazione più serena e dal tono di voce più accogliente.

Risultato,  le performance di vendita del gruppo sono cresciute di circa il 10%; un risultato notevole dal momento che si è trattato solo di una sperimentazione e non di un processo continuativo.

Per totale chiarezza, vanno ribaditi due aspetti: il primo, il tool di SocraTech non “costringe a lavorare di più”, ovvero non è uno strumento di pressione sui lavoratori; le migliori performance sul lavoro sono una conseguenza del migliore stato emotivo delle persone.

Il secondo, le aziende non accedono ai dati del collaboratore che ha utilizzato il tool, i dati personali sono protetti dalla privacy; è come se l’azienda offrisse un check up di salute, di certo non viene a sapere i livelli di colesterolo, per dire, del singolo dipendente.

Per i tool di SocraTech si possono immaginare moltissimi tipi di applicazione nel prossimo futuro, in tutti i settori dell’agire umano.

Ma se parliamo di ambito lavorativo, SocraTech sta sviluppando un servizio che, prima di ogni altra cosa, guarda al benessere mentale delle persone e che, di conseguenza, ha una ricaduta positiva sui rapporti interpersonali, sulle modalità di lavoro e sull’efficienza delle persone.

In pratica, mettere insieme etica e business, e in questo senso PMC è fiera di aver dato vita a questa sperimentazione in linea con una visione del business attenta all’efficienza come alla responsabilità.