Nel mese di luglio del 2024 PMC Plus ha avviato, su base volontaria, le procedure per la certificazione UNI PDR 125 sulla Parità di genere, che è stata ottenuta a metà novembre.

È stata una scelta fortemente voluta da soci e management, in un’ottica di responsabilità e attenzione al personale, in particolare verso la componente femminile, sempre molto ampia in un contact center.

Si tratta di definire un sistema di gestione che prevede l’adozione di specifici KPI inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni.

Un’azienda che si sottopone a queste verifiche ha l’obiettivo di mostrare e assicurare nel tempo che al suo interno siano garantiti – in modo strutturale – pari diritti e pari trattamento per donne e uomini che vi lavorano.

Poiché ogni anno ci sono poi degli audit di controllo, per le organizzazioni che imboccano questa strada non ci possono essere “ripensamenti”; si tratta di un percorso di consapevolezza da cui non si torna indietro.

L’attenzione ai temi della CSR (Corporate Social Responsibility) è una conquista di pochi decenni ma rappresenta effettivamente un forte passo in avanti in termini di equità e qualità della vita all’interno delle organizzazioni.

Almeno su questo punto sono stati fatti grandi progressi rispetto al passato e questo si deve anche a strumenti di misura e controllo come questo che sarebbe auspicabile trovasse una diffusione sempre maggiore.

Fatta questa premessa ci sembra interessante vedere i risultati dei questionari somministrati al personale di PMC Plus.

Come da prassi, il personale è stato chiamato a rispondere sui diversi capitoli che formano lo standard UNI PDR 125.

In particolare, vengono valutate le seguenti fasi della vita in azienda:

  • Recruiting
  • Gestione della carriera
  • Equità salariale
  • Genitorialità
  • Work – life balance
  • Prevenzione degli abusi e delle molestie

Per ciascuno di questi argomenti gli intervistati hanno risposto a dei questionari che monitorano la situazione (dal punto di vista di chi risponde) assegnando un punteggio che va da un minimo di 1 (pessimo) ad un massimo di 5 (ottimo) per ciascun item.

Ebbene, i risultati sono piuttosto omogenei per i diversi temi trattati e danno una media generale di 4.01, declinata per un massimo di 4.20 nelle sezioni Recruiting e Prevenzione abusi e molestie e 3.9 nelle altre (con differenze solo di decimali).

L’obiettivo era il superamento della media voto 3, quindi andare in “territorio positivo”, e questo risultato è stato ampiamente raggiunto e superato.

Per personale curiosità di chi scrive, sono andato a “spulciare” i questionari e ho visto che le risposte non sono completamente uniformi, ovvero ci sono divergenze di giudizio dei/delle rispondenti con alcune persone (in netta minoranza) che si esprimono con voti negativi.

Come possiamo interpretare quindi questo risultato? L’Azienda ha preso atto di questi risultati con soddisfazione e ritiene si tratti di una base di partenza più che buona (singoli casi di insoddisfazione sono fisiologici e inevitabili) ma che si possa puntare ad una ulteriore crescita delle votazioni, corrispondente alla percezione di un’azienda che si impegna a fondo per la parità di genere e per l’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata (tema molto sentito dalle nuove generazioni).

Sulla base di questi primi riscontri che sono la piattaforma di partenza, PMC Plus si sta organizzando per venire incontro ancor di più e meglio alle istanze dei propri collaboratori.

L’appuntamento è per il prossimo anno con una nuova fase di rilevazione, ma la strada ormai è imboccata con piena soddisfazione generale del “mondo PMC Plus”.

Ma PMC Plus non si ferma alla Parità di genere, altre iniziative sono allo studio nei prossimi mesi