Solo un mese fa uno scenario come quello odierno era assolutamente impensabile, almeno per i non epidemiologi.
E invece siamo immersi fino al collo in una situazione che avremmo sempre pensato di poter vedere solo in qualche film (per la verità scadente) del genere catastrofico. Oppure avremmo pensato che una “roba” come questa potesse accadere in Asia, Africa, insomma, lontano, e non nella nostra efficiente, pulita e normata Europa (come se ai virus importasse qualcosa di norme e regolamenti).
E invece eccoci qui, completamente dentro a questa situazione difficilissima, imprevista e nella quale mancano totalmente le certezze. Bisogna navigare a vista, attenti a limitare i danni.
Ma la mia sensazione è che, ancora una volta, nel momento di crisi stia venendo fuori un’Italia complessivamente matura e che la nostra dote forse migliore – l’elasticità di pensiero – stia già tornando a fare da guida ai nostri ragionamenti, per trovare soluzioni.
Perché la vita deve andare avanti e perché la vita possa andare avanti, l’economia deve continuare a funzionare.
Chiediamo a Gianluca Fuser di PMC le sue impressioni su questo.
Gianluca, da manager di un’azienda di servizi come PMC, come stai vivendo questa situazione? Parlami di come la state vivendo internamente all’azienda.
Abbiamo riscontrato una bella maturità in tutto il personale, maturità che non mi ha stupito; sapevo di lavorare con persone di qualità professionale e morale. Ma è stata una conferma che veramente mi allarga il cuore e mi rende fiero di lavorare con queste persone. Tutti si stanno prodigando veramente al massimo per assicurare la continuità e la qualità del lavoro. Quella percezione di forte spirito di gruppo di cui avevamo parlato in altre occasioni si sta palesando nel concreto proprio nel momento di difficoltà, quindi si trattava e si tratta di uno sentimento reale, insito nelle persone. [in questo momento ci stiamo attrezzando per portare in Smart Working quasi 300 persone, tutti collaborano e si fanno in quattro!]
Quello che mi stai dicendo è una cosa bella e importante per la continuità operativa dell’azienda, e adesso dimmi, lato esterno, come stanno reagendo i clienti?
I clienti… sono clienti! Si aspettano che le cose non cambino, che la filiera del lavoro non si interrompa. Ma devo dire che nella stragrande maggioranza dei casi questo avviene con collaborazione e riconoscendo lo sforzo umano e professionale, e questo aiuta ad andare avanti pur tra mille difficoltà organizzative: tra l’altro, ad oggi, tutti, nessuno escluso, hanno aderito all’opzione Smart Working per gli operatori]
E i rapporti in questa fase si stanno semplificando, si va all’essenziale delle cose, e quel balletto di “superfluo necessario” che spesso caratterizza le relazioni fra aziende si sta sciogliendo di fronte alle necessità concrete.
Mi dicevi anche che stai continuando a fare offerte, anzi che le richieste sono perfino aumentate in questi ultimi tempi, è un segnale che i servizi di un’azienda come la vostra sono necessari indipendentemente dalle situazioni di crisi?
Vittorio, la verità è che noi siamo il tramite tra le aziende e i loro clienti (o potenziali clienti) e permettiamo la continuità nella relazione, nel passaggio delle informazioni. Sì, credo proprio che il nostro servizio si possa definire indispensabile. Non è presunzione o sopravalutazione del nostro ruolo, è che in una società come la nostra il flusso delle informazioni non si può interrompere e noi siamo un ingranaggio di questo flusso.
Gianluca, pensi che la crisi che stiamo vivendo porterà ad una consapevolezza diversa? In altri termini, quando usciremo dalla fase attuale per tornare ad una situazione di normalità, sarà cambiato qualcosa nei rapporti tra aziende? Ci sarà più coscienza dell’importanza della collaborazione leale lungo la catena fornitori – clienti o presto tutto tornerà come prima?
Sono fermamente convinto che le grandi crisi fanno sempre da spartiacque tra un prima e un dopo diversi. Possiamo solo augurarci che i tanti segnali positivi che stanno emergendo in questa situazione confusa si rafforzino anche nel “dopo”. Io sono fiducioso.
Grazie Gianluca per questa testimonianza, la prossima volta, presto parleremo di come si lavora in questa situazione di crisi e di come si fa a mantenere alta la qualità del servizio.