Un ricordo di Paolo Rossi, l’Eroe del Mundial, ma anche il ragazzo per bene della porta accanto, l’amico, il fratello, il fidanzato.
di VP
Se n’è andato improvvisamente, lasciandoci tutti sgomenti.
Noi che abbiamo vissuto quelle giornate irripetibili del Mundial 82, ma anche i giovani, che magari non l’hanno mai visto giocare ma che lo hanno conosciuto dai racconti di padri che sembravano un po’ matti nell’accendersi di felicità al ricordo di quei giorni magici.
Non ci possiamo credere, perché Pablito era Pablito, l’eroe del Mundial, ma anche il ragazzo per bene della porta accanto, l’amico, il fratello, il fidanzato. Nella nostra testa, per sempre giovane, magro, scattante.
E invece se n’è andato. Discretamente, in punta di piedi, e adesso siamo un po’ più soli.
Non è retorica buonista, siamo un po’ più soli perché quel ragazzo con l’aria pulita è stato l’icona di un Paese che provava a uscire da anni difficilissimi, e lo è diventato icona, anche per quelli ai quali del calcio non importava nulla.
Tanto che per anni all’estero la prima cosa che ti dicevano era: “Italiano? Paolo Rossi!”, una sorta di riconoscimento di eccellenza.
Ha rappresentato l’Italia intelligente, viva, scaltra, vincente, mentre fuori c’erano il terrorismo, le tensioni sociali, l’inflazione a doppia cifra…
Lui e quel grande gruppo di ragazzi diventati Campioni del Mondo in una caldissima estate di 38 anni fa, hanno cambiato l’immagine dell’Italia nel mondo. Perché i significati del calcio, piaccia o meno, vanno molto al di là dello sport in quanto tale.
Il calcio è una rappresentazione del mondo, e la banda Bearzot, capitanata da Pablito, ha dato al nostro Paese quel lustro “popolare” che entra nei cuori più che nei pensieri, e lì resta e fa germogliare stima e amore.
Basta vedere l’incredibile ondata di affetto e solidarietà che si è alzata in tutto il mondo, Brasile compreso, alla notizia della sua morte.
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L’Italia è uno strano Paese, troppe volte, purtroppo, inetto e cialtrone. Ma tante volte capace di incredibile genialità, intelligenza, generosità.
Ecco, Paolo Rossi ha rappresentato la parte bella dell’Italia. Quella che ogni giorno, con meno clamore, si fa il mazzo per lavorare bene, costruire prodotti di qualità, servizi efficienti, soddisfazione dei clienti.
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PMC PLUS sente di appartenere a questo modello di Italia e lavora tutti i giorni per creare valore per i propri clienti e per i propri collaboratori.
È con questo spirito che PMC PLUS rivolge un pensiero di grande affetto a Pablito.
Grazie per le emozioni che ci hai dato, grazie per essere stato un simbolo positivo.
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Un ricordo di Paolo Rossi – I sei gol del mondiale 82